Unità di crisi. 23 e 24 febbraio 2008
Unità crisi. Disagio diffuso, metodo alla salute e comunità globale.
Accompagnatore: Dr. Mariano Loiacono
Centro di Medicina Sociale per Alcoldipendenza, Farmacodipendenza e Disagio Diffuso – Foggia
Incontro/conferenza, Monastero del soccorso, corso Federico II, Altamura
sabato 23 febbraio ore 16
domenica 24 febbraio 2008 ore 9 – 12.30
Presentano: Emar Donato Laborante e Tonio Creanza
Si ringrazia per il sostegno:
Banca Popolare di Puglia e Basilicata
Costruzioni Pallotta Srl
Ditta Eredi Vicenti Gianfranco
scavi e movimento terra
Per la collaborazione:
Art&Cornici Studio 52
FR Design Laboratorio Floreale
www.nuovaspecie.com – www.ferulaferita.com
Perchè!?
Capita ad ognuno di noi avvertire il diluvio quotidiano che ci invita ad apprendere come camminare sulle acque.
Con molta fatica ma con entusiasmo abbiamo organizzato questo secondo incontro col metodo alla salute in concomitanza, per pura combinazione, con l’approvazione da parte del Consiglio Comunale di Altamura del Piano Sociale di Zona. Puo’ essere un’opportunita’ per approfondire un differente punto di vista “salutare” sul disagio del vivere.
Intro Unità di Crisi
Altamura 25 febbraio 2008
Bilancio di due giornate solari
Dopo la relizzazione di un sogno, di un lavoro, senti il vuoto che ti riempie; l’ampiezza che ti abbraccia. Hai la consapevolezza di aver partecipato ad un viaggio verso la luce della tua profondità.
Mariano Loiacono ci ha accompagnati per le tappe di questo viaggio dove si aprivano, ora a destra, ora a sinistra, ora sotto ora sopra, scenari che prima non conoscevamo.
Ci siamo accorti che sin’anche le formiche erano contente.
Ci dispiace per le assenze.
Un particolare ringraziamento va ad Ant, a lui dedichiamo queste parole:
“La tua assenza
è una costante presenza”.
Grazie per le sedie vuote.
CATARSI
Altamura, 27 febbraio 2008, dopo l’Unità di Crisi.
Chi non c’era se lo facesse raccontare. Ascolterebbe la carezza della sera, il vagito del mattino.
Non urliamo perchè chi vuol sentire ASCOLTA; non c’è bisogno di gridare per farsi notare da chi non ha voglia di ascoltare. E se urli… a chi urli? Lasciarsi ascoltare e non lasciarsi andare.
Per raggiungere il fondo dove si formano i nodi, devi scendere le scale delle emozioni, prestando attenzione a non impantanarti nel campo del tuo sudore, di annegare nella mummificazione dei tuoi silenzi, del tuo malumore, del tuo odore, del tuo onore. Le persone si suicidano, si impiccano, si gettano dai balconi della disperazione con urli strazianti che fanno esplodere il cuore con implosione da spezzarti il fiato. Resta il televisore acceso coi suoi culi e paraculi, tette e reginette a parlarti di guerra, cazzi e monnezza; poi ci sono i tuttologi prezzolati dai partiti foraggiati; portaborse e zerbini, vendono il culo facendo inchini. E’ la fiera dei parassiti, dove la chiamano corruzzione, ma è solo prostituzione. Coi loro visi da sniffati prendono per culo gli abbonati. E’ tutta droga e mercimonio, pajette e lustrini e merda nei camerini; spacciatori dell’inganno, elemosinano soldi tutto l’anno. Ora s’è messo anche lo Stato, col gratta e vinci ti hanno fregato; un’illusione di ricchezza per produttori di monnezza. Il Paese è disagiato, violentato, sequestrato, da una giustizia lenta, cieca e tragicamente comica. E’ la legge ad essere fuorilegge dall’etica, dalla morale, dalla filosofia e dall’educazione ambientale. La legge sulla modica quantità!?… Legalizza l’illegalità…
e LEI sull’asfalto giace…! Mentre la sua anima accarezza la pace agognata e mai trovata. Il suo corpo copre il suo sangue. Un lenzuolo bianco a velare la morte/vita per la sua dipartita, coi suoi denti frantumati, i suoi sogni violati. Facevi prima a spegnere il televisore. Superare l’estranietà, scendere per strada e gridare a squarcia gola il tuo dolore, la tua pietà. Un’altro, un’altro ancora e ancora un altro, appeso ad una corda; non è una performance dell’ultimo artista suigeneris, opera in vendita a prezzo di mercato. NO…NO… quell’uomo si è impiccato. Non aveva cercato o trovato aiuto per sciogliere i suoi nodi portati sulla groppa; ma è riuscito a farne un cappio con la testa nella testa; è riuscito ad appendere la sua morte, facendo penzolare la sua vita. Ci vuole maestria!!! …. I bambini sono morti nel pozzo della nostra superficialità. Si stà delineando il margine alla marginalità. Suicidi-omicidi a volontà. Kyrie elèison.
Il Dr. Mariano Loiacono lavora e parla, facendosi capire, su disagio diffuso; ciò che dannatamente, terribilmente stiamo vivendo e tragicamente affrontando quotidianamente.
Per approfondimenti: www.nuovaspecie.com
CATARSI 2
dal greco kàtharsis: purificazione, espiazione. 1. Nella religione ed in alcune filosofie della Grecia antica, purificazione del corpo o dell’animo. 2. Secondo Aristotele, purificazione o rasserenamento prodotto dalla tragedia (teatro). 3. Azione purificatrice e liberatrice della poesia e dell’arte. 4.(fig) Processo di radicale rinnovamento.
Il DISAGIO oggi è la difficoltà nel gestire la complessità del villaggio globale. La depressione, la schizofrenia, l’ansia, la dipendenza da sostanze psico-attive, l’alcolismo, i sensi di colpa, il delirio, le voci, la paranoia, anorressia, bulimia, manie di ogni sorta, sono sintomi che esprimono, secondo l’approccio medico tradizionale, delle patologie alle quali, il più delle volte, non si trova rimedio; possono essere solo controllate, ovvero SEDATE.
Per il Dr. Mariano Loiacono (psichiatra, epistemologo globale, esperto di disagio diffuso e metodologie di rigenerazione) sono campanelli di allarme che vanno ascoltati ed interpretati attraverso dinamiche di vita reale; un percorso rigenerativo che tende alla riappropriazione dei pezzi mancanti e alla consquista della salute. Dal sanscrito sarvas, dalla quale derivano, “salute e salvezza”, ovvero “intero”.
Altamura 1 Marzo 2008
2 commenti
Comments RSS TrackBack Identifier URI
Lascia un commento
L’incontro con l’umanità e l’amore di Donato e di Tonio, e di tutte le persone che erano presenti quel fine settimana, le parole rivelatrici del professor Loiacono, il melange fra arte e realtà [l'arte al servizio della realà & la realtà al servizio dell'arte] hanno dato una svolta alla mia vita.
Avevo dimenticato la mia energia e la mia vitalità imprigionata tra i confini delle mie radici. Questa volta le ho prese e le porto con me ovunque, e canto perchè tutti sappiano, conoscano i sentieri oscuri di un’emigrazione d’amore!!!
Grazie per l’opportunità che avete donato ad Altamura di aprirsi a un dialogo sincero e profondo!!!
Vi abbraccio forte!
Lucia
Il sito è molto interessante e gli scritti consoni e pertinenti!
Grazie di esistere e di agire!!!
Bon Vent à vous, les amis!!!
Lucia